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Cresce la presenza digitale delle Paralimpiadi

Fino a qualche anno fa, le Paralimpiadi erano considerate una manifestazione di Serie B. Adesso è un evento mondiale con un seguito in costante ascesa

 

Fino a qualche anno fa, le Paralimpiadi (o in generale gli sport per disabili) venivano considerate manifestazioni di Serie B. Poco contava che dietro questi atleti ci fossero storie meravigliose di persone che hanno lottato (e che lottano ogni giorno) per convivere con la propria disabilità e che hanno trovato nell’attività agonistica una sorta di riscatto sociale.

Dalle ultime paralimpiadi di Rio, per fortuna, c’è stato un notevole cambio di rotta. Atleti straordinari come Bebe Vio, Federico Morlacchi o Simone Barlaam hanno consentito agli sport per disabili di crescere dal punto di vista digitale. Fino a qualche anno fa infatti, le ricerche sulle paralimpiadi erano molto poche (e soprattutto sporadiche). Non vi era un reale interesse dal punto di vista mediatico e anche le testate più blasonate ne parlavano in modo superficiale.

Paralimpiadi, un evento mondiale

Negli ultimi anni invece, le Paralimpiadi sono diventate una manifestazione di livello sotto tutti i punti di vista. I primi segnali si erano visti con le Paralimpiadi di Londra, poi ci sono state quelle di Rio nel 2016 che sono state una piacevole conferma delle sensazioni londinesi.

Oggi iniziano le Paralimpiadi di Tokyo 2020 (con un anno di ritardo dovuto alla pandemia) e tutti i riflettori sono accesi. La strategia di comunicazione attorno alla manifestazione messa in atto qualche anno fa ha portato i risultati sperati con un incremento notevole dello spazio sui media e conseguente aumento dei costi pubblicitari.

Un fenomeno mondiale che ha ripercussione positive soprattutto per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) che praticano sport per disabili. Alcune, nel corso degli anni, sono riuscite a diventare società sportive paralimpiche a tutti gli effetti dove si allenano i campioni (speriamo) di domani.

Tokyo 2020: una manifestazione da record

La kermesse olimpica che parte oggi (e che termina il 5 settembre) è un appuntamento prestigioso che profuma già di record. Saranno più di 4400 gli atleti in gara, con 537 eventi a medaglia e 22 discipline paralimpiche. Tra queste, debutteranno il para badminton e il para taekwondo. Gli italiani in gara saranno 115 (+14,14% rispetto a Rio 2016). 63 su 115 saranno donne, a dimostrazione della crescita considerevole dello sport paralimpico femminile negli ultimi anni (a Londra 2021 le atlete erano solo il 31,6% dei partecipanti totali).

Gli azzurri puntano a migliorare il risultato di Rio, che li ha visti salire 39 volte sul podio (10 ori, 14 argenti e 15 bronzi) e conquistare il nono posto nel medagliere. Grazie all’accordo con il Comitato Paralimpico Italiano (CIP), le Paralimpiadi saranno disponibili sui canali Rai per un totale di circa 13 ore al giorno. I canali dedicati alla Paralimpiadi saranno Rai2 e RaiSport+HD. Nel caso di più eventi in contemporanea, verrà utilizzato anche il canale RaiSport SD. Le competizioni si svolgeranno in 17 luoghi diversi.

Paralimpiadi Tokyo 2020: tutti gli italiani in gara

Di seguito l’elenco completo degli Azzurri che prenderanno parte ai Giochi (una lista che potrebbe subire qualche mutamento con l’assegnazione di ulteriori pass):

(Articolo di Angelo Dino Surano)