Come Aumentare il ROI delle campagne
Le tue campagne Facebook non performano come vorresti? Scopri come aumentare il ROI
Sai benissimo che se gestisci un eCommerce, ti troverai di fronte a diverse problematiche da risolvere. Una tra queste, la più importante, sicuramente la più incisiva è VENDERE attraverso le campagne.
Con questo articolo proveremo a darti delle ispirazioni utili, per capire come aumentare il ROI delle tue campagne Facebook utilizzando termini semplici, bypassando strategie miracolose proposte da fantomatici Guru del marketing.
Per questo ti dico, nota bene: i consigli che troverai di seguito per aumentare il ROI, hanno funzionato molto bene nei nostri casi di successo, a fronte di analisi approfondite dei social, analisi dei competitor, analisi del web e della situazione comunicativa pregressa. Poi dobbiamo specificare che ogni progetto gioca con le proprie regole di mercato, di business, di offerta ecc.
Iniziamo quindi ad investigare all’interno del complesso mondo della pubblicità sui social in modo da comprenderne dei punti peculiari che puoi applicare eventualmente anche alla tua realtà.
La vision aziendale è l’asso nella manica nelle campagne Facebook
La prima cosa che torna utile per aumentare il ROI delle campagne Facebook è la vision aziendale.
Qui ti chiederai “Vabbè ma cosa centra la vision dell’azienda con le campagne social?”.
La risposta che possiamo darti è la seguente: Esiste una vision compatibile ed una vision non compatibile con tutto l’ecosistema promozionale social. Questa è una cosa che forse non troverai su nessun libro teorico, ma è frutto della nostra esperienza sul campo.
Ci spieghiamo meglio: La vision non compatibile si riferisce al pensiero di voler ottenere subito dei risultati iniziando a spendere soldi sui social.
Rientrano in questa casistica tutte quelle aziende che si aspettano SUBITO ritorni x10 in una fase di startup delle attività.
Bene, questa vision non porterà lontano e non consentirà facilmente di aumentare il ROI delle tue campagne Facebook.
Questo significa che se pensiamo di generare valore iniziando semplicemente a spendere soldi su Facebook, senza una strategia, senza un’attenta analisi e una vision a lungo termine che sia “compatibile” con le tempistiche dello strumento, bene, dobbiamo dirti che è meglio fermarsi qui con la lettura e magari prendere consapevolezza che le campagne sui social non sono lo strumento che fa per te.
Vendere con le campagne su Facebook
Al contrario, se convieni con noi che per vendere su Facebook sia necessario testare, fare esperimenti, rischiare di sbagliare strategia e ripartire, pensare “out of the box” per trovare alla fine la città di El Dorado, allora troverai degli ottimi spunti per la tua campagna social.
Questo significa che se riesci ad andare fuori dagli schemi, creando una community intorno al tuo brand, potrai vendere i tuoi prodotti da 300€/500€ anche con 3€ al giorno. Ripetiamo, questa non è una formula magica. Tutto dipende da quello che racconti. Dagli investimenti che fai e da quanto decidi di puntare sullo strumento.
La vision deve essere a medio/lungo termine. La strategia promozionale sui social deve essere concepita come un percorso. Individuiamo il punto “0” e iniziamo a tenere traccia, monitorando i risultati, di tutto quello che facciamo per portare interesse verso i contenuti.
Secondo la nostra esperienza, per iniziare a generare valore sui social devi avere o creare queste condizioni:
- Interesse da parte del pubblico verso i prodotti offerti;
- Di conseguenza generare una community che interagisce, commenta e si interessa;
- Comunicare i vantaggi di un prodotto unico, diverso da tutti gli altri. (Cosa ti differenzia?);
- Creare contenuti paralleli che parlano di altro, non solo di quello che vendi.
Questi fattori sono essenziali per aumentare il ROI delle campagne Facebook. Senza tutto questo saremmo una scatola vuota, riempita con del banale polistirolo, uguale a tutte le altre. Invece la nostra scatola deve essere colma di contenuti, colorati, interessanti ricchi di emozioni.
Nota bene: la competizione sui social è spietata. Devi capire cosa ti rende unico e cavalcare quell’onda fino alla fine. Solo così diventerai il miglior surfista del tuo settore.
Il nostro case history sulle campagne Facebook
Le campagne promozionali per questo cliente hanno avuto la durata di un anno. Per motivi di privacy non possiamo approfondire la natura delle campagne. Possiamo però constatare e condividere con voi le performance.
Quello che emerge dalle immagini sono Ritorni dall’investimento eccezionali. In questa strategia abbiamo deciso di puntare il 70% del budget su campagne di interazione e brand awareness ed il solo 30% su campagne di finalizzazione.
Perché spendere di più in brand awareness se posso investire di più su campagne per conversioni?
Sui social spendere di più in conversioni non significa finalizzare. Come spiegavamo prima, la cosa fondamentale è coinvolgere il pubblico, aumentare il proprio ranking e la popolarità dei post e poi agire SOLO su quegli utenti che sono stati coinvolti.
Immaginando di avere un negozio di abbigliamento su strada: Fermeresti mai un passante in maniera casuale per vendergli una T-shirt gialla? Probabilmente no, e anche se tu lo facessi, dubitiamo che l’interlocutore possa comprarla. (Questo non è impossibile, dovresti avere delle leve funzionali e delle doti di vendita eccezionali.)
Il ragionamento sulle campagne online è esattamente lo stesso.
Entrando nel tecnico ma non troppo, per avere delle performance ottimali, dobbiamo impostare in maniera efficace l’account promozionale su Facebook.
La cosa più importante è quella di accertarsi che il Pixel di Facebook sia correttamente installato e che stia tracciando dati.
Il successo della pubblicità su Facebook dipenderà da questo: Il pixel di Facebook rappresenta un tesoro inestimabile nel caso in cui abbia tracciato dati per più di 1 anno.
Nel caso in cui il Pixel di Facebook è più giovane di un anno, dovrai avere pazienza e far atterrare sempre più persone sul tuo sito web, per consentire all’algoritmo di studiare e ottimizzare tutti i visitatori.
Piccolo approfondimento: Cosa fare se il tuo vecchio pixel non funziona e ne vuoi installare uno nuovo.
Nel caso avessi bisogno di installare un nuovo pixel, abbandonando uno creato in precedenza, assicurati di non cancellare quello originale. Infatti i dati accumulati saranno sempre disponibili e riutilizzabili all’interno di pubblici lookalike o pubblici basati su eventi.
Setup dei pubblici Personalizzati e Lookalike di Facebook
Grazie al Pixel di Facebook quindi, possiamo iniziare a creare e accumulare utenti all’interno dei nostri pubblici personalizzati.
A questo punto possiamo creare 2 pubblici con grandezza temporale ampia.
- Il primo basato sulle persone che visitano una determinata pagina, categoria o prodotto del sito web. Facciamo un esempio pratico: immaginiamo di vendere borsellini da passeggio da uomo.
In questo caso scegliamo una determinata categoria dell’eCommerce come ad esempio (borsellini da passeggio), per tenere un pubblico vasto ma allo stesso tempo interessato. - Il secondo pubblico creato invece dovrà tracciare gli eventi dell’eCommerce.
Nel nostro caso ho indicato tutte le persone che hanno aggiunto al carrello almeno un prodotto.- Qui sarà necessario tracciare anche tutti quelli che hanno già acquistano, così riusciamo a fare delle esclusioni su chi ha già acquistato il nostro prodotto.
Questi due pubblici torneranno molto utili quando inizierai ad avviare campagne per conversione. Avviare campagne per conversione all’inizio della strategia non è molto efficace.
E’ necessario almeno un periodo di rodaggio con altri obiettivi (interazioni, copertura, traffico) affinché tutto l’ecosistema inizi ad assimilare dei dati utili.
Tuttavia, anche se non li utilizzeremo da subito, è bene impostare nell’immediato due pubblici come suggerito sopra anche se ancora non ci sono dati o campagne all’attivo, in modo tale da iniziare a creare una base dati.
In realtà qui possiamo sbizzarrirci creando pubblici basati su eventi personalizzati in base al settore, al sito e agli obiettivi.
Se vuoi consigli specifici su questo, lascia un commento a fondo pagina oppure contattaci.
Le informazioni che ti stiamo dando sono molto preziose. Sono state rivoluzionarie per questo nostro cliente, che ha ottenuto un ROI del 700% rispetto all’anno precedente.
Come far interagire persone e farle atterrare sul sito tramite le campagne Facebook
Come anticipato all’inizio di questo articolo, per generare valore servono persone coinvolte, interessate, disposte a soffermarsi anche 30 secondi su un nostro contenuto e lasciare un commento o una reazione.
Qui entra in gioco l’ecosistema comunicativo. Sarà necessario trovare rubriche, articoli, sondaggi, giochi interattivi che hanno lo scopo di coinvolgere gli utenti, farli commentare o esprimere la loro tramite una reaction.
Queste azioni difficilmente creeranno vendite nell’immediato e non è quello che dobbiamo aspettarci. Sarà anche difficile ottenere questi risultati da subito. L’importante è iniziare.
Per aumentare la portata di queste azioni utilizzeremo campagne specifiche di “interazione”.
Piccolo approfondimento sulla copertura organica dei post: Devi sapere che negli ultimi anni Facebook, ora Meta, ha ridotto notevolmente la copertura organica dei post.
Pubblicare post su una pagina aziendale può consentire il raggiungimento del 2% circa delle persone che seguono la pagina.
Con queste performance Facebook porta inevitabilmente le aziende a spendere soldi tramite la pubblicità per poter raggiungere non solo nuove persone in target ma anche quelle che già sono follower.
Come scegliere il pubblico salvato su Facebook
Di conseguenza sceglieremo un “pubblico salvato”, appositamente costruito, basato sugli interessi del proprio target.
Nota bene: se ottimizzi il tuo pubblico per “interessi” assicurati di non inserire più di 6 voci di Targetizzazione, questo a Facebook non piace.
Lo scopo di queste attività quindi è generare una community intorno al brand, assimilare sempre più informazioni sul pubblico e aumentare il ranking dei contenuti. (contenuti che piacciono alle persone hanno sempre performance migliori).
Creare un piano editoriale efficace
La creazione di un piano editoriale deve variare e proporre contenuti diversi di giorno in giorno. Questo è lo schema che puoi usare per alternare i contenuti durante la settimana:
Lunedì |
Martedì |
Mercoledì |
Giovedì |
Venerdì |
Sabato |
Domenica |
Contenuto Informativo |
Articolo Blog |
Post Divertente |
Post Sondaggio |
Video Tutorial |
Post Prodotto |
Post Prodotto Recensione |
Puoi adattare questo schema in base alle tue esigenze e trovare la via giusta per comunicare quello che stai facendo ai tuoi clienti. Se hai un eCommerce e vuoi approfondire questo argomento e avere altri suggerimenti, contattaci per una consulenza gratuita.