Ora Facebook guarda al metaverso: la nascita di Meta.
Mark Zuckerberg ha annunciato ieri sera in diretta su Facebook il salto futuristico della sua azienda nel metaverso: la nuova società si chiamerà Meta.
Mark Zuckerberg ha annunciato ieri sera in diretta su Facebook il salto futuristico della sua azienda nel metaverso: la nuova società si chiamerà Meta.
Meta: il salto di Facebook nel metaverso
"Siamo all'inizio del prossimo capitolo per Internet, ed è il prossimo capitolo anche per la nostra azienda. [...] La prossima piattaforma sarà ancora più immersiva, un Internet incarnato dove sei nell'esperienza non solo guardandola: questo lo chiamiamo il metaverso".
Inizia così la lettera aperta di Mark Zuckerberg al popolo di Facebook e non.
L'annuncio del patron è avvenuto prima tramite una diretta sulla sua piattaforma più importante, intorno alle 20 ora italiana, seguita poi da un post scritto: Facebook farà un ulteriore salto in avanti nel mondo digitale, portando l'esperienza degli utenti in un mondo ancora più immersivo, conosciuto nella letteratura come metaverso.
La multinazionale statunitense subirà dunque un rebranding totale, con un cambio sia di nome che di logo: si chiamerà d'ora in poi Meta.
Metaverso: cosa significa e cos'è?
Facciamo un passo indietro: che cos'è il metaverso?
Il termine "metaverso" trova le sue origini nel libro di fantascienza cyberpunk "Snow Crash", scritto nel 1992 da Neal Stephenson: si tratta in poche parole di una realtà virtuale, collegata globalmente tramite Internet.
Nella rappresentazione di Stephenson, gli "abitanti" del metaverso sono gli stessi esseri umani sotto forma digitale, ossia: avatar 3D.
Second Life: il primo esempio di metaverso
Quando parliamo di metaverso non possiamo non pensare a Second Life: questa piattaforma, nata nel 2003 e realizzata dalla Linden Lab (una software house americana) è stata infatti il primo videogioco ambientato interamente in un vero e proprio mondo virtuale (MUVE).
In Second Life ogni utente ha il suo avatar virtuale in 3D, tramite il quale può fare praticamente tutto ciò che è prerogativa degli esseri umani reali: può spostarsi indefinitamente nello spazio, interagire con gli altri utenti via chat o via voce, scattare fotografie e girare video, fare attività imprenditoriali, partecipare ad eventi sociali, scambiare soldi in valuta virtuale (Linden Dollar, convertibile in dollari o euro reali).
Rispetto ad un essere umano reale, gli avatar della piattaforma possono anche teletrasportarsi.
Oltre allo scopo ludico ed interattivo della piattaforma, Second Life è stato utilizzato anche con intenti formativi ed educativi: università di fama internazionale come Oxford o Harvard, o le università italiane di Milano, Perugia, Torino, Salerno ed altre, utilizzano o hanno utilizzato il videogioco per sperimentare formule di didattica alternativa ed interattiva. Stessa cosa vale per la formazione dei dipendenti di molte aziende.
Come funzionerà Meta, il metaverso di Facebook?
Nel suo lunghissimo annuncio, Mark Zuckerberg ha spiegato a grandi linee come sarà strutturato il metaverso di Facebook e come funzionerà concettualmente Meta.
Fondamentalmente le funzioni non si discosteranno molto da quelle concepite da Second Life, collegate però alla filosofia che ha caratterizzato Facebook sin dall'inizio: unire le persone.
"Sentirsi veramente presenti con un'altra persona è il sogno più grande della tecnologia sociale".
Gli obiettivi saranno infatti quelli di permettere agli utenti di vivere in maniera più immersiva l'unione virtuale con amici e familiari, di lavorare, imparare, giocare, fare acquisti e creare.
Ma non finisce qui: nella visione estremamente futuristica di Zuckerberg si parla anche di ologrammi, ossia l'immagine tridimensionale di una persona che la fa sembrare fisicamente nella stanza (citando un esempio per gli appassionati di Star Wars, esattamente come accadeva nelle riunioni tra capi Jedi): tramite gli ologrammi non sarà necessario essere fisicamente in presenza in ufficio, o a scuola, o ad un qualsiasi evento.
La rappresentazione virtuale in uno spazio fisico non si ridurrà alle persone; il patron di Facebook prospetta addirittura un vero e proprio annullamento dei materiali tecnologici, in favore dei loro ologrammi: televisione, pc, ma anche giochi da tavolo.
Soprattutto per quest'ultimo motivo, il metaverso secondo Zuckerberg sarà fondamentale anche a livello lavorativo: nuovi mestieri e nuove aziende potranno nascere da questa rivoluzione, mentre il ruolo di creator subirà continue svolte ed evoluzioni in un mondo pieno di nuove opportunità.
Cosa succederà a Facebook?
Zuckerberg nel suo annuncio su Meta e sul metaverso ha spiegato il motivo del rebranding: la sua società è troppo legata al concetto di social media.
Ma Facebook non è solo questo: Facebook è, per il suo fondatore, un'azienda che ha l'obiettivo di costruire tecnologie per connettere le persone.
L'azienda è, pertanto, troppo legata al solo prodotto Facebook, quando sappiamo che sotto questo brand ci sono anche Instagram, Whatsapp, oltre a Oculus VR, l'azienda produttrice di visori per la realtà aumentata.
Meta non vuole quindi essere ricollegata ad un semplice social network: vuole essere, per il suo fondatore, un'azienda metaverso che mantiene la stessa mission di unire le persone.
Meta: il motivo del nome
Abbiamo precedentemente spiegato il significato di metaverso; ma per quale motivo il nuovo nome scelto è proprio Meta?
Lo spiega sempre Zuckerberg nel suo post: meta è una parola che viene dal greco antico e significa letteralmente "oltre": con questa parola e con questo significato, Meta deve guardare sempre oltre perché "c'è sempre altro da costruire e c'è sempre un prossimo capitolo della storia".
(a cura di Valerio Fiormonte)