Intelligenza artificiale e SEO: come cambiano le ricerche su Google
Come cambieranno la SEO e le ricerche su Google in base alle nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale
L’universo SEO è in fermento: Google sta trasformando il modo di fare ricerca online, e le nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (AI) stanno ridefinendo il concetto stesso di SERP. Con strumenti come ChatGPT e Gemini, gli utenti ricevono risposte immediate senza bisogno di visitare direttamente un sito web.
Cosa significa questo per chi lavora nel settore? Come cambierà il traffico organico? E soprattutto, la SEO tradizionale è destinata a scomparire?
La ricerca online non passa solo Google
Per la prima volta dal 2015, Google ha perso una quota significativa nel mercato della ricerca online scendendo sotto il 90%. Secondo Statcounter (2024), il colosso di Mountain View detiene ora l’89,7% del mercato, mentre Bing, Yahoo e Yandex stanno guadagnando terreno.
Questo cambiamento è alimentato dall’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa, che offre un’esperienza di ricerca più veloce e personalizzata. Strumenti come ChatGPT forniscono risposte dirette, senza obbligare l’utente a navigare tra decine di link.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la SEO
L’integrazione dell’AI nei motori di ricerca ha modificato il comportamento degli utenti. Le informazioni vengono fornite direttamente, riducendo il traffico ai siti web.
Le strategie di conseguenza devono adattarsi alla ricerca conversazionale e alla generazione di contenuti ottimizzati per l’AI. Google, per combattere l'ascesa di Chat GPT e affini, ha risposto con Gemini (ex Bard), un modello AI generativo che punta a integrare risposte AI nei risultati di ricerca. Tuttavia, strumenti come ChatGPT e Perplexity AI stanno attirando sempre più utenti, offrendo una modalità di ricerca più diretta e interattiva.
Come cambia la SERP nel 2025
Fino a oggi, la SERP di Google era una lista di siti web da consultare. Con la diffusione dell’AI, i risultati di ricerca si stanno trasformando in risposte sintetiche e personalizzate. Essere al vertice della SERP è meno importante se l’utente trova già la risposta senza bisogno di cliccare. La SEO deve adattarsi a formati più sintetici e ottimizzati per l’intelligenza artificiale.
Google, in questo senso, sta lavorando su un modello ibrido, che unisce risultati tradizionali e risposte AI.
Come ottimizzare i contenuti SEO per l’AI
Con la crescente adozione di strumenti come ChatGPT, le aziende devono ripensare la propria strategia di contenuti. Alcuni suggerimenti chiave:
- Fornire risposte chiare e concise: i contenuti devono essere facilmente "leggibili" dall’AI, evitando ambiguità
- Ottimizzare per le ricerche conversazionali: l’AI risponde meglio a domande dirette e formulate in linguaggio naturale
- Utilizzare dati strutturati: i motori AI sfruttano il markup per comprendere meglio le informazioni presenti nei siti web
- Migliorare l’autorevolezza: Google e gli strumenti AI preferiscono fonti affidabili e contenuti validati
Come il comportamento degli utenti sta cambiando
Sempre più persone usano ChatGPT per pianificare viaggi, fare ricerche accademiche o persino decidere cosa acquistare. La velocità e la precisione dell’AI stanno riducendo la necessità di navigare tra più siti web.
Un report di The Times ha rivelato che molti acquirenti online stanno abbandonando Google in favore dei chatbot AI, che offrono consigli specifici senza bisogno di aprire decine di schede. Se l’utente trova già la risposta in un chatbot, difficilmente visiterà una pagina e di conseguenza il modello di business basato sul search advertising potrebbe essere ridimensionato. I brand devono trovare nuovi modi per intercettare gli utenti attraverso contenuti ottimizzati per l’AI.
Il futuro della ricerca online: SEO e AI possono coesistere?
Molti esperti ritengono che il futuro della ricerca sarà ibrido:
Google continuerà a mostrare risultati tradizionali, ma integrerà sempre più risposte AI.
I contenuti dovranno essere ottimizzati per entrambi gli scenari, garantendo visibilità sia nella SERP classica che nelle risposte AI.
Le strategie SEO dovranno evolversi, concentrandosi su intenti di ricerca piuttosto che su semplici parole chiave.
Google sta già sperimentando una SERP in cui le risposte AI convivono con i link tradizionali.
Questo significa che i professionisti SEO dovranno:
- creare contenuti che siano facilmente estraibili dall’AI
- strutturare le informazioni in modo che siano comprese sia dagli utenti che dagli algoritmi
- puntare su esperienze utente di valore, offrendo risposte approfondite
ChatGPT e SEO: cosa cambia per i professionisti?
Il mondo della SEO sta affrontando un cambiamento senza precedenti. L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo in cui le persone cercano informazioni, obbligando i professionisti del settore a ripensare le loro strategie. Strumenti come ChatGPT e Perplexity AI offrono risposte dirette e personalizzate, modificando il flusso tradizionale del traffico online. Per questo, i contenuti dovranno essere strutturati in modo da essere facilmente "leggibili" anche dai chatbot, oltre che dai motori di ricerca. La SEO del futuro non si baserà solo sul posizionamento nei risultati di ricerca, ma sulla capacità di anticipare le domande degli utenti e fornire risposte chiare, sintetiche e pertinenti. L’evoluzione della SERP sta portando a un ecosistema di ricerche online più ibrido e interattivo, in cui l’intelligenza artificiale e la SEO tradizionale convivranno. Il 2025 segnerà una svolta definitiva, e il successo dipenderà dalla capacità di adattarsi rapidamente a questo nuovo scenario.
(articolo di Angelo Dino Surano)