Intelligenza artificiale: realtà o fantascienza?
Nel prossimo secolo, le macchine sostituiranno gli esseri umani. O forse no...
Se partiamo dal binomio intelligenza artificiale - fantascienza, possiamo dire che l’ intelligenza artificiale ha accompagnato molti film di fantascienza. È stata immaginata e sviscerata nella maggior parte di questi dove fosse presente una astronave, un centro di controllo, o qualche autonomo robot. A partire dalla prima, più nota e iconica A. I..del secolo scorso, e cioè HAL 9000 - del leggendario "Odissea 2001" del maestro Kubrick - che si rifiuta di far rientrare a bordo l’astronauta perché senzientemente sa che egli brama di disattivarlo e lo costringe a peripezie infinite. Le visioni cinematografiche hanno cristallizzato al meglio una delle grandi paure umane legate all’avanzare del progresso. Potrà una macchina diventare senziente e decidere per suo conto, cosa è bene e cosa è male?
Quanto la macchina potrà sostituire l'uomo, e in che misura, è un tema centrale nel dibattito etico. È strettamente connesso a quello dell'intelligenza artificiale, e cerca sempre di delineare una linea di confine tra uomo e macchina. Basti pensare all'ultima grande interazione tra reale e virtuale quale il Metaverso. Machine learning, bigdata, data scientist, deep learning sono ormai termini e tecnologie di cui sentiamo parlare tutti i giorni.
Che cos'è l'AI
Potremmo definire l’intelligenza artificiale come l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umane. Guardando al settore informatico, potremmo identificare l’AI - artificial intelligence - come la disciplina che si occupa di realizzare macchine (hardware e software) in grado di “agire” (risolvere problemi, compiere azioni, ecc.). E i dati ci confortano: in Italia il mercato dell’intelligenza artificiale ha continuato a crescere ininterrottamente, anche durante la pandemia. “Quest’anno arriverà a toccare un valore di 400 milioni di euro“, spiega Giovanni Miragliotta, direttore dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano.
Quali sono i campi di applicazione dell'intelligenza artificiale
L’Intelligenza Artificiale, più di quanto si creda, è già entrata nella nostra quotidianità, anche in Italia. Tutti conoscono le auto senza guidatore o gli assistenti vocali come Siri di Apple, Cortana di Microsoft o Alexa di Google. Le applicazioni sono innumerevoli. Esistono algoritmi intelligenti, ormai in grado di suggerire:
- prodotti da acquistare
- film o i brani musicali da scegliere
O ancora fungono da "Recommendation", ovvero offrono soluzioni orientate a incanalare preferenze, interessi, decisioni dell’utente, sulle base delle informazioni che noi stessi lasciamo. Gli ambiti a cui si applicano sono molteplici:
- nell’e-commerce o nei servizi di video e musica (i suggerimenti di Amazon, Netflix, YouTube, Playstation)
- possono inserirsi in punti differenti del customer journey o, più in generale, del processo decisionale
- nelle pubbliche amministrazioni, attraverso tutto il processo di digitalizzazione e informatizzazione, che punta a snellire i processi a favore del cittadino
Macchina vs essere umano
È stato appena pubblicato il Bestiario di intelligenza artificiale, edito dalla Panini, che pone delle domande e offre degli spunti di riflessione interessanti. Con una grafica colorata e accattivante, le applicazioni di AI vengono raccontate come tanti mostriciattoli, pronti a carpire stimoli e informazioni che noi stessi generiamo. Uno scenario che può diventare dunque inquietante. Ma come dichiarato dagli stessi autori: "Puntiamo a sfatare il mito che le macchine intelligenti un giorno possano schierarsi contro l'umanità. Gli algoritmi hanno i paraocchi, sono addestrati per una cosa. Non hanno capacità di pensare".
(articolo di Alessia Tommasini e Angelo Dino Surano)